mercoledì 8 febbraio 2017

LEOPOLI - CENCELLE

La città di Leopoli - Cencelle sorge su una collina di trachite e interessato da insediamenti preesistenti, di origine etrusca. L'insediamento sorge nelle vicinanze del fiume Mignone, che circonda il sito da Ovest e dal rio Melledra, che corre in direzione Nord - Ovest, garantendo sabbia per l'edilizia e soprattutto acqua. La comunicazione era garantita da due assi viari importanti: la Via Aurelia, che attraversando la costa arrivava fino in Liguria, e la Via Cornelia, che attraverso l'antico tracciato etrusco nell'entroterra raggiungeva Tarquinia. Tutt'intorno all'insediamento correva una fitta rete di strade minori che collegavano gli insediamenti minori.

Il Liber Pontificalis della chiesa romana attribuisce al papa Leone IV (847 - 855) l'iniziativa della fondazione di una nuova civitas, che avvenne il 15 agosto dell'854, a 12 miglia dalla città portuale di Centumcellae, che, a seguito delle incursioni dei saraceni, decisero di abbandonare la città e trasferirsi nell'entroterra. Alla fine il pontefice giunse in un luogo che rispondesse alle esigenze della popolazione, come la grande disponibilità di acqua, che consentiva anche di attivare mulini, di trachite e tufo per l'edilizia e perfettamente adatto alla fondazione della civitas.
La scelta insediativa della città corrisponde dunque pienamente a quanto indicavano i trattati militari bizantini circa i requisiti che un territorio doveva avere per accogliere una nuova fondazione urbana.
La basilica episcopale con la cripta (in basso)
Rimane ancora non chiaro il ruolo del sito in epoca romana: gli scarsi ritrovamenti ceramici sono troppo esigui per ipotizzare un proseguo di insediamento.
Il sito, attualmente in fase di scavo, ha restituito numerosi ambienti residenziali, officine per la lavorazione dei metalli e per la produzione di ceramiche, una basilica episcopale dotata di cripta, battistero e fornace campanaria, che per tradizione doveva essere costruita all'interno della chiesa, e due case torri. Gli accessi alla città sono tre. La prima ad essere costruita è la porta orientale, datata al IX secolo e dove è stata rinvenuta una lapide commemorativa di papa Leone IV, successivamente furono costruite le altre due, probabilmente in età comunale (XII - XIII secolo) a Nord - Est e a Sud. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce anche l'area cimiteriale e la necropoli, sempre vicino alla chiesa. Durante il XIV secolo la città è interessata da eventi di portata notevole. Nel 1349 un terremoto sconvolge il Lazio settentrionale, inclusa Cencelle che però riesce a sollevarsi, come testimoniano i numerosi restauri. Facendo parte del Patrimonium Tusciae e ne segue le vicende storiche ed economiche, soprattutto a seguito del trasferimento della sede papale ad Avignone nel 1305. Il sito era conteso tra lo Stato Pontificio, e la potente famiglia ghibellina dei di Vico, stabilitasi nei presi dell'omonimo lago e che mirava ad espandersi all'interno del Patrimonium Sancti Petri e minacciava il potere e i possedimenti papali. Nel 1396, dopo abusi e usurpazioni il territorio ritorna nelle mani dei di Vico dietro il compenso di un falcone all'anno. A partire dal 1414 la città viene inglobata nei possedimenti di Angelo Lavello Tartaglia, capitano di ventura. Nel XV secolo sui monti della Tolfa si avvia un fenomeno molto importante, quello dello sfruttamento della cava di allume, un minerale molto utilizzato all'epoca in ambito tessile per fissare i colori alle stoffe, per la lavorazione del cuoio, per la realizzazione di miniature e come degrassante per l'argilla e la cui importazione da Venezia fu fortemente contrastata dalla battaglia di Lepanto del 1453, vinta dai Turchi. Grazie a questo minerale viene riorganizzato l'intero assetto urbano e demografico, infatti la gran parte della popolazione si trasferì vicino le cave e fondando paesi come Allumiere, Cencelle viene "declassata" a tenuta e affittata al cardinal Farnese nel 1532, mentre nel 1582 passa, invia definitiva, alla Camera Apostolica. Intorno alle allumiere vengono organizzate delle tenute che fornivano materiale e o servizi, ogni tenuta era specializzata nella fornitura di determinati materiali; Cencelle era specializzata nella fornitura di legname; dai dati archeologici sono emersi infatti strumenti agricoli come asce, picconi e ferri di mulo, infatti il trasporto dei materiali avveniva infatti a dorso di mulo.
La basilica da un'altra prospettiva



A PRESTO
 
Simone C.